La storia dell'Associazione Gianluca Felici
E’il 1994, Gianluca frequenta il V liceo scientifico presso le suore Dorotee di via Matera a Roma. Dopo la caduta del regime in Albania, 1992, le suore hanno aperto sul posto, precisamente a Vau Dejes la piccola missione “Shalom”. Le lettere che provengono da quella Terra parlano di estrema miseria e degrado totale. I ragazzi decidono di recarsi sul posto per dare una mano. Per tutto l’anno Gianluca ed i suoi compagni lavorano con impegno per raccogliere il denaro da portare alla missione: l'entusiasmo è tanto. Ma l'Albania è terra bella e amara: lo splendore assetato dei colori e il buio della miseria, l'ospitalità e il pericolo li colpiscono come uno schiaffo. Gianluca torna a casa con un sacchetto prezioso di ricordi graffianti:
"Non potevamo immaginare che quel viaggio ci avrebbe cambiato dentro e sarebbe stato unico per ognuno di noi. Io ed i miei amici ci siamo vergognati di noi stessi: facciamo storie e ci lamentiamo se non abbiamo il motorino o la macchina. Là non hanno medicine, acqua, scuole, è prezioso anche il sale da cucina. Dobbiamo fare qualcosa, l'ho promesso a quei ragazzi che subito mi hanno chiamato "amico". Voglio tornare".
Questo era il sogno di Gianluca… aiutare quelle frotte di bambini denutriti che li avevano circondati festosi offrendo cipolline e semi di girasole, orgogliosi di regalare "ciò che per loro rappresentava una ricchezza" e dare una mano ed una speranza a quei giovani senza un domani...
La sua eredità di gioia è diventata il nostro sogno più prezioso e da Lassù ci guida nell’impegno ad essere presenti ovunque ci sia un bambino che soffre, per cercare di trasformare quella lacrima in un sorriso, il suo dolore in speranza, la morte in Vita.