Febbraio 2016. Completata dall'architetto la parte progettuale si dàinizio alla costruzione del Centro di Formazione “Porta Aperta” ad Irecé .
Dopo mesi di lavoro per livellare il terreno, gettare le fondamenta e il massetto, vengono innalzati i muri del pian terreno e le colonne portanti come documenta la foto.
“Porta Aperta” accoglierà’ ragazzi di età compresa tra i 7 e i 13 anni, con l’obiettivo di garantire loro una formazione scolastica, culturale, spazi aperti per giochi, attività’ sportive, corsi musicali, di computer, studio delle lingue e la speranza di offrire loro un futuro sereno.
In Brasile, i ragazzi poveri non possono permettersi di pagare il doposcuola per cui bighellonano per strada con il rischio di essere arruolati dalla malavita locale per furti e spaccio di droga.
“Purtroppo, - ci racconta Mons. Tommaso-, la povertà, la mancanza di condizioni degne di vita crea molte volte terreno fertile affinché la malavita possa arruolare, soprattutto tra gli adolescenti, personale disponibile a collaborare”.
Il Centro si pone importanti obiettivi di aggregazione, educativi, formativi per i giovani durante un momento importante della loro crescita, la fase preadolescenziale, aiutandoli e stimolandoli ad acquisire le abilità’, le conoscenze e competenze utili per il loro sano sviluppo e la programmazione del loro futuro.
L’avanzamento dei lavori ci viene “raccontato” dalle innumerevoli foto che Padre Tommaso ed i suoi collaboratori ci inviano di frequente, rendendoci partecipi di questo nuovo miracolo...
La realizzazione di quest’opera è economicamente molto impegnativa, ma, come sempre, non ci si perde d’animo... Siamo sempre impegnati nella raccolta di fondi tramite il tradizionale mercatino di natale presso la parrocchia di San Policarpo, la realizzazione delle bomboniere solidali, la vendita dei nostri oggetti di bijotteria e dei nostri manufatti artigianali, le donazioni liberali e molte altre attività’..., sempre pronti a darci da fare, ma più che mai fiduciosi che la Divina Provvidenza ancora una volta sarà particolarmente benevola nei nostri confronti.
... “La speranza viene dal Signore. Il Signore viene a trovare il suo popolo dappertutto, la devozione del nostro popolo costituisce una riserva spirituale”.
Papa Francesco
...mattone dopo mattone...
Da Mons. Tommaso Cascianelli- Irecè-Bahia (Brasile) 26 Gennaio 2017. “Oggi è un gran giorno, dobbiamo fare la gettata di cemento del primo piano di “Porta Aperta”. La betoniera è arrivata e gli operai sono pronti. Vi avevo detto che ad Irecè non abbiamo una betoniera con il braccio lungo per far arrivare il cemento al primo piano della costruzione? Ma non fa niente, noi sopperiamo con l’impiego di tante persone (in questo caso 80) che portano il cemento velocemente lì dove serve. Sapete, dobbiamo coprire i 600 mq di solaio in poco tempo, prima che il cemento tiri... e bisogna darsi da fare, coordinare tutto e tutti: le fila di operai che si passano di mano in mano i secchi pieni e quelle che si passano i secchi vuoti. Vi invio qualche foto così siete partecipi anche voi del gran da fare.”..
Un caro saluto e che Dio vi benedica Vostro Padre Tommaso
Le foto sono più eloquenti di qualsiasi scritto…
Ecco il risultato dopo una lunga giornata di lavoro
...mattone dopo mattone...
Le notizie e le immagini che continuano ad arrivare hanno sempre il potere di emozionarci e di darci nuovo vigore.
E pensare che solo due anni fa era ancora soltanto un sogno nella mente e nel cuore di Mons. Cascianelli.
Ora restiamo increduli ad ammirare quelle mura tirate su in cosi poco tempo: chi la sta facendo crescere così velocemente questa nuova Casa, nonostante la crisi che ci attanaglia e i contributi diminuiti paurosamente? Non pensate anche voi ad un piccolo miracolo?
Siamo certi che Qualcuno, dall’Alto, sta pensando a quei ragazzi che in essa troveranno accoglienza, protezione, affetto e l’opportunità di costruirsi un futuro.
Non solo le foto parlano d’amore, di gioia, di attesa, anche le notizie che riguardano il futuro del Centro sono incoraggianti e rassicuranti: stanno arrivando numerose offerte di collaborazione gratuita da parte di insegnanti del posto pronti a dedicare il loro tempo e trasmettere le loro competenze e il loro affetto ai ragazzi che nella Casa saranno accolti.
Mons.Tommaso, che segue i lavori passo-passo come un perfetto capocantiere, recentemente ci ha informati di una ulteriore modifica apportata al Progetto: utilizzare lo spazio vuoto tra le fondamenta e l’impiantito inserendo delle grosse cisterne capaci di contenere 25.000 litri di acqua piovana da utilizzare per innaffiare l’orto.